Uno degli interventi del masterplan è la Guest House, un edificio per ospitare i volontari, situato nelle prossimità del centro di accoglienza. Intorno ad un albero esistente, sono disposti gli edifici formando un cortile interno esagonale, che si apre sul lato est, direzione predominante del vento fresco. La guest house sarà costruita con materiali locali e ricliclati ed è progettata utilizzando strategie passive. La copertura sopraelevata e le finestre consentono una ventilazione continua, mentre la struttura muraria in terra cruda assicura l'isolamento termico. Il tetto ha un doppio strato: quello interno è costituito da bambù intrecciato e permette la permeabilità dell'aria, l'altro, un metro più in alto, è costituito da lamiere ondulate, che, assorbendo il calore del sole, favoriscono l'effetto camino. La raccolta dell'acqua piovana avviene grazie alle sei lamelle del tetto, inclinate nella direzione del cortile interno. Tra ciascuna di esse è presente una grondaia, sostenuta dalla struttura metallica del tetto, che porta l'acqua nei pilastri centrali del cortile, per poi convogliarla in uno speciale serbatoio sotterraneo. Il grande tetto è progettato per offrire protezione solare, condizione sufficiente per raggiungere il comfort esterno.